TERREMOTI-VULCANI GRECIA, MITI & C.



Bene, bene, dopo un po' di assenza rieccomi a frugare tra le assurdità.

Così cominciamo la nostra carrellata ANSA, con il terremoto a Creta! Finalmente si riparla di terremoti, visto che ormai questo argomento veniva trattato solo dai canali Meteo! Già, un terremoto infondo...ha molto a che fare con il tempo!!!! Si ma non quello atmosferico, ahahah!

Comunque il canale, credo si chiami inmeteo, il 12 settembre, dava notizia di un forte terremoto a Creta di 5,6°. Da allora ci sono state molte altre scosse, sempre piuttosto intense, ma l'ANSA si ricorda solo oggi di parlarne. Beccatevi l'articolo se volete, ma non è niente di che.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/10/22/Due-forti-scosse-terremoto-largo-Creta_7669902.html


Forse sarà il fatto di definire 'la Grecia il paese più sismico d'Europa' che spinge l'Ansa a non occuparsene troppo? Ok, ma guardiamo bene la cartina.






E ora riflettiamo sul 'tutto è collegato, limitandoci a guardare....nel canale meteo....le scosse avvenute nella sola nottata di oggi!

http://www.inmeteo.net/blog/terremoti/

LA NOSTRA CAVIGLIA E' TUTTA DOLORANTE!!!...ehm e anche la ns schiena....

Creta a parte, sono giorni e giorni, e giorni, e... che Grecia e Italia del sud (e non solo) hanno sto' forte singhiozzo. E non credo proprio che la cosa sia da sottovalutare. Qui non si tratta di semplici zone sismiche. Si tratta anche di zone vulcaniche che nella storia hanno creato davvero un gran caos.

Giusto qualche annotazione:

- Esplosione vulcanica di Santorini, anticamente chiamata THERA, secondo millennio a.c. (c/a 4.000 anni fa). Fu talmente devastante che, non solo con ogni probabilità, determinò il crollo dell'antica e grandiosa, civiltà Minoica, ma fu anche uno dei più grandi eventi vulcanici al mondo. L'Egitto antico, si ritrovò sotto la cenere, questo per dire che, guardate la distanza, anche questo paese ne subì gli effetti. Thera, praticamente svanì, tanto che sono ancora in tanti a collegare quest'isola con la leggendaria Atlantide narrata da Platone.

- Eruzioni dell'Etna: 1470 a.c., 1280 a.c., 737 a.c., 693 a.c., 424 a.c., 396 a.c., 122 a.c., 252 a.c. Poi nel d.c. abbiamo 252, 394, 475. Tutte queste eruzioni le troviamo documentate in molti autori antichi che ovviamente ne raccontarono le distruzioni che ne seguirono. A questo punto sembra esserci uno stacco, ma vista la frenetica attività di questo vulcano, ritengo che si tratti solo di una 'noncuranza' informativa, tipo quelle dell'Ansa, non so, sui terremoti di Creta? ahahah
Poi, ecco che ricomincia, molto lentamente negli anni bui. Dubito che ci fosse fegato per scrivere della 'Fucina di Efeso', già roba da santa inquisizione!
1169, 1285, 1329,1381, 1408, 1444, 1536,'37, 1556, 1603, 1607, 1609, 1614, 1634, 1640,1646, 1651, 1669, 1694, 1702, 1727, 1732, 1748, 1752, 1780, 1787, 1793, 1802, 1809, 1879, 1842, 1852, 1865, 1886, 1892, 1896.
1910, '11, '23, '28, 1947, '49, 1950, '51, '57,'58, 1960,'61, '64, 1974, '75, '76 , '79, 1981,'83,'85, '86,'87, 1991,'93.
2001,'2,'4,'5,'6,7,'9,'10,'11,'12.....
Una piccola annotazione personale. Mia nonna che era nata a Reggio Calabria, mi raccontava di un'esplosione dell'Etna che le aveva riempito il terrazzo di cenere!  A occhio e croce doveva essere una di quelle dei primi novecento. Lei, una delle prime donne ad aver frequentato quella che oggi potrebbe essere definita un'università, all'epoca era il Magistero, alunna di Pirandello, è stata la mia prima maestra di antichità e mistero. Mi piace questa definizione. Ero piccola piccola, ed il suo lettone mi sembrava grande grande, e lei per farmi addormentare, mi raccontava delle favole, sì, ma diverse. Le sue favole erano le narrazioni di epici passi dell' Odissea, dell'Iliade, e perché no, anche della Divina Commedia. Me le raccontava estasiata, con il risultato che invece di addormentarmi, io chiedevo: "Ancora, raccontami ancora quella storia di..."
A quei tempi, era prima che andassi a scuola, direi dai 3 ai 5 anni, la mia mente era avida di dei ed eroi...non credo che abbia mai smesso, ahahah. E ricordo molto bene quali erano i passi che preferivo.
Ovviamente Ulisse alle prese con Polifemo era delizioso, e poi c'era Circe La Maga, e, oh il Cavallo di Troia, che magnifica costruzione, così calda, liscia, perfetta! Il grande ventre che tutto nasconde, un po' come quello della balena, no? E a seconda del punto di vista di Greci o Troiani, può contenere ritorno/vittoria(rinascita, salvezza) o distruzione(rinascita dopo la sconfitta e chi vuol Cristo se lo preghi!). Ed il punto di vista, beh credo che la dica lunga su ciò che noi siamo!
Di Enea sopportavo poco, mia nonna rideva, cercava di farmi vedere la sua importanza per le origini di Roma, ma io più ascoltavo, più non lo tolleravo, mentre lei non si dimenticava mai di esaltarlo mentre si portava il padre sulle spalle. E sia! L'unico punto a suo favore, proclamavo. 
Adoravo Achille per quel suo cuore nascosto sotto il guerriero impeccabile, assai meno Ettore. 
La storia di Paride e del pomo mi faceva impazzire, non per lui che mi sembrava un babbeo, ma per quello splendido concilio di Dee. Le vicende di Paride ed Elena, invece, le ascoltavo con un mah! Credo fosse perplessità, non sapevo proprio come collocarle. 
Il pezzo forte, però, restavano sempre gli Dei. I tradimenti di Zeus (Giove) e Era (Giunone). Davvero non sopportavo Giunone, che per la sua gelosia riusciva a compiere cose per me disgustose. Ma non è forse quello che fa la gelosia? 
E poi c'era la magica Atena, guerriera di saggezza, e tutti gli altri. eh, sì, la nonna non dimenticava di narrarmi la 'storia' divina, accostando i nomi di dei greci a quelli latini.
E poi c'erano quelle storie degli alberi sanguinanti, alberi che contenevano le anime di valorosi guerrieri, le puoi trovare un po' ovunque ed in tutte le salse. E io le volevo tutte. Della Divina Commedia, però, amavo il Conte Ugolino che la nonna sapeva sapientemente accostare alla figura di Laoconte. Sì, questa era la sua magia, nella narrazione lei connetteva le opere, le CONNETTEVA! E io vedevo come queste si ricalcassero a vicenda, copiandosi a piene mani, ma osservando gli stessi eventi da angolazioni diverse.
Poi sono andata a scuola e la magia è svanita...ma solo sui freddi banchi!ahahah.
Comunque....vulcani.
Ovviamente la maggior parte delle esplosioni dell'Etna (e non solo)sono sempre andate a braccetto con i terremoti. 
Il fatto che l'Etna abbia avuto tanto mal di pancia, può farci pensare che è come un vecchio brontolone che predica, predica, ma finisce lì. Che palle!!!!
Ma esiste anche l'appendicite, quella che comincia con vari doloretti sparsi per poi un bel giorno sbottare in una fitta che ti fa urlare.
Noi tutti, che vi piaccia o no crederlo, siamo creatori del nostro destino. Per non farvi troppo arruffare il pelo, pensatela così. In fin dei conti, non è forse vero che, più o meno consciamente, ci spingiamo sempre verso quelle esperienze che dobbiamo imparare a comprendere e superare?
Così come dice il mio maestro..."Se avete scelto di vivere sopra una faglia, chiedetevi perché"
E ora concludo con questo articolo Ansa, sempre di oggi....guardate please!
Se noi riusciamo a far questo, e si sà che lo facciamo, che cosa possono condividere Creta, l'Etna, e il dolore alla caviglia del nostro stivale?
Non perdetevi il prossimo post...continua da qui.... 

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