CURIOSITY 1

Beh, con curiosity le cose si fanno sempre più curiose.
Giorni fa ho letto un articolo su dei vecchi esperimenti effettuati negli anni '70. A quel tempo dei poveri cristi avevano affermato che dai risultati ottenuti si evinceva che su Marte doveva esserci stata vita.
Blasfemia! Gli scienziati furono messi al rogo del '900, la diffamazione.
Ultimamente, guarda caso con Curiosity in partenza, quei test dei vecchi anni '70, sono stati rifatti con le nuove tecnologie e....ormai non è certo una sorpresa...gli scienziati hanno detto (uso parole mie): scusateci per il disguido colleghi dei settanta, ma avevate ragione! La questione vita su Marte è ancora aperta"
E fin qui, come ho detto, niente sorprese. Ma...quello che ho letto dopo mi ha sì, sorpreso.
Peccato, "Curiosity non è attrezzato per cercare la vita su Marte". E lì ho urlato: cooomeee?
Insomma questa cosa qui ipertecnologica non è attrezzata? E che sta a fa' allora?
Caso vuole, se solo credessi al caso, che di lì a poco, Curiosity inciampa in un sasso, ruzzola e boom, finisce...in un antico letto di fiume, ovviamente essiccato. Ma le immagini non lasciano dubbi .
E oggi, altra chicca. Notizia Ansa: Curiosity dovrà andare in profondità con la sua paletta perché in superficie è impossibile trovare tracce di vita.
Ma allora sto super robot è o non è in grado di rilevare tracce di vita su Marte?
Datevi uno sguardo agli articoli se volete:

In ballottaggio gli scienziati del 1970: http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/newsmap/2012/04/12/visualizza_new.html_184699851.html

...''Tutto fa pensare che nei campioni marziani analizzati ci fossero tracce biologiche''
e bla,bla, bla (leggete l'articolo)...
 I risultati sono apparsi del tutto coerenti con i corrispettivi campioni 'viventi' terrestri ed i ricercatori hanno concluso che ''la sonda Viking identificò effettivamente tracce di vita su Marte''.
A mettere la parola fine, in verso o nell'altro, alla lunga ricerca della vita su Marte saranno probabilmente la prossime missioni in programma per Marte: con la sonda Curiosity (arrivo programmato il 5 agosto), che però non possiede a bordo strumenti specifici per ricercare tracce di vita...

Curiosity si arma di paletta: http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2012/10/04/Curiosity-improbabile-trovare-vita-superficie_7578197.html


‘’E' molto improbabile - ha rilevato - che Curiosity possa trovare tracce di vita sulla superficie perché questa è fortemente esposta alla radiazione ultravioletta’’. L’atmosfera rarefatta del pianeta rosso è infatti troppo rarefatta per essere un filtro efficace. ‘’E’ possibile – ha detto - che in passato, fra due o tre miliardi di anni fa, su Marte possano esserci state forme di vita, ma bisogna scavare in profondità perché sia probabile fare scoperte interessanti".
La perforazione sarà un test in vista delle futura campagna di ricerche del robot. ‘’Vogliamo capire - ha spiegato Cook – se funziona bene tutta la strumentazione, anche quella per la raccolta dei campioni’’. La prova è prevista nell'area di Glenelg, verso la quale Curiosity si sta spostando, e arriverà a 10 centimetri di profondità. 
Allora sto Curiosity è o non è attrezzato per cercare la vita su Marte? DITELO AGLI SCIENZIATI, perfavore!
Ma le curiosità di Curiosity non finiscono qui...osservate il neretto
Il sito che Curiosity che sta esplorando è stato scelto proprio per le sue caratteristiche che sembrano essere state ospitali per la vita in passato. Nel cratere Gale, dove Curiosity è arrivata il 6 agosto scorso, ‘’è un luogo nel quale fra tre e quattro miliardi di anni fa c’era acqua allo stato liquido e la conferma arriva anche dalla scoperta del letto di un fiume fatta recentemente’’.   
e ora ecco un altro articolo e qui c'è di mezzo un CONNAZIONALE:

http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2012/09/28/fiumi-Marte-nati-piogge-primaverili_7547289.html

Potrebbero essere le 'impronte' di una tipica pioggia primaverile ad alimentare gli antichi fiumi marziani: è questa l'ipotesi del geologo planetario Gian Gabriele Ori, direttore dela Scuola Internazionale di Scienze Planetarie (Irsps) dell'università di Pescara
eheheh,....
 Nel caso di Marte “datare le piogge è impossibile, ma verosimilmente si pensa, con una buona dose di certezza, che siano testimonianze geologiche del primo periodo dopo la formazione del pianeta, nei primi 1,5 miliardi di anni, ossia nel periodo detto Noachiano quando si stima Marte avesse un'atmosfera più spessa”.
Avete notato come schizzano zampilli di miliardi di anni tra un articolo e l'altro?
L'avventura continua....






















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