bussa e ti sarà aperto

si racconta di un tempo in cui dei e uomini andavano d'accordo e l'uomo sedeva accanto a queste entità per imparare la loro saggezza. erano i tempi in cui l'uomo faceva parte della corte divina. un po' come imparare il galateo per sedere alla tavola d'onore. è il conoscerne le regole che te ne rende parte,no? così, entrando nell'ambiente divino, l'uomo imparava ad essere parte di quell'ambiente. ma, come è difficile incontrare oggi la porta di un re, anche allora trovare la porta d'una divinità implicava una lunga ricerca ed un lungo cammino.tanto che solo pochi veri appassionati riuscivano nell'impresa. tuttavia, coloro che, 'svalicando' montagne, raggiungevano infine , la dimora divina, sempre a questi la porta veniva aperta. Così, su di un altopiano, regnava in un tempo lontano una splendida divinità che davvero amava i viandanti che giungevano alla sua porta. e lì, nella sua dimora, esisteva una grandiosa scuola di saggezza, dove l'uomo imparava a comportarsi come un dio.
un bel giorno un viandante bussò. ora, ricordiamo qui che si sta parlando di divinità, e che quindi, mio dio, cosa mai si può nascondere ad una divinità?
così quest'uomo vestito da viandante giunse alla porta, ma non era solo come voleva far credere, ed è ovvio che la divinità avesse visto ciò che si nascondeva nell'ombra, perchè il non vedere è dell'uomo e non del divino. il viandante bussò e la porta venne aperta. quegli uomini nell'ombra invasero la scuola e la conquistarono.
scendendo a valle i conquistatori ridevano.
'ecco i vostri dei! - grugnivano - sono solo ciarlatani, il nostro dio li ha sconfitti in un baleno!'
e tutti, chi per vergogna, chi per paura o pigrizia, credettero a quelle parole.
quella divinità, ancor oggi sorride.
'è stato detto: chiedete e vi sarà dato. è stato detto, bussate e vi sarà aperto. e questo è ciò che si è sempre fatto! qualcuno ha forse mai detto bussate e noi valuteremo se aprirvi o meno? o chiedete e forse vi sarà dato? può forse l'uomo privare una divinità della sua sovranità? può un mortale impedire all'immortale di vivere? per quale ragione, dunque, una divinità dovrebbe preoccuparsi di aprire la sua porta all'entità che bussa? così sia!
perchè dunque pensare che un dio possa desiderare di punirci? non è solo sciocca presunzione?
in realtà, tutto ciò che un dio fa è : chiedi e ti sarà dato. e questo è ciò che da eoni ogni divinità ha sempre fatto.
così quei soldati conquistarono la scuola, e al suo posto lasciarono l'ignoranza, e a quei luoghi venne dato sovente il nuovo nome di chiese.
vite dopo quel viandante riconobbe la divinità e chiese: 'perchè in quel giorno hai voluto punirmi aprendomi la porta? tu hai continuato ad esistere, come demone, come strega arsa al rogo, come....ma io, io sono morto e rinato cento volte nell'ignoranza. se tu sapevi tutto questo, perchè mi hai aperto? non è stato forse per punire la mia arroganza?'
e la divinità si fa una risata colma di allegra dolcezza e risponde:'certo che io sapevo del tuo intento, il fatto che io sia una divinità ne offre la certezza. ma non era forse stato detto : 'chiedi e ti sarà dato, bussa e ti sarà aperto? e questo è quello che ogni divinità fa.'
'allora voglio renderti la scuola che ti ho tolto'
'non lo hai ancora capito uomo? tu non hai mai conquistato la scuola, ma certamente oggi, con queste parole, hai conquistato l'ignoranza che hai voluto servire."

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